Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CARDO
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CARDO.
Definiz: Erba spinósa di più maniere. Lat. carduus.
Esempio: Lab. num. 26. Ortíca, e triboli, e cardi, e simili cose.
Esempio: Pallad. Del mese di Marzo si semina il cardo: desidera terra letaminata, e soffice.
Definiz: §. Questo si ricorica; e divenuto tenero, e bianco, si mangia, e chiamasi anche Cardóne. Il fiore di questo è buono a rappigliare il latte per farne cacio, e chiamasi Presáme, o Presura. Lat. coagulum.
Definiz: §. Accene anche una spezie, che fa nella cima una pannocchia spinósa, colla quale si cava fuori il pelo a' panni, che si chiama Cardare, o dare il cardo; da alcuni è detto in Lat. pecten. I Greci lo chiamarono στροβεύς.
Esempio: Bern. Rim. Io non dico de' cardi da cardare.
Definiz: §. Da questo Cardo, il proverbio: Dare il cardo, cardare: che è Dir male aspramente d'uno; tolta la metaf. dal graffiar, che fa 'l cardo, che sollieva il pelo.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 3. 325. Altri dicevano, che questo cardo gli era dato per compiacer Muciano.
Definiz: §. Cardo: si dice anche a quello Strumento, con punte di ferro a uncíni, col quale si carda la lana.